La trama di The Place
Un film di Paolo Genovese. Con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Alessandro Borghi, Silvio Muccino, Alba Rohrwacher.
Un uomo misterioso siede al tavolo di un ristorante, di fronte a lui passa tutta un’umanità in cerca di fortuna.
L’uomo è seduto sempre allo stesso posto. Non importa se è giorno o notte, lo trovate sempre lì, seduto in un angolo, sempre allo stesso tavolo e con un quaderno in mano. Qualche volta ci scrive sopra, qualche altra ci legge non si sa che cosa.
Su di lui nessuno sa niente, ma chi lo viene a cercare sa che è capace di far avverare i desideri. Tutti i desideri: soldi, eterna giovinezza, sesso, salute. Alcune richieste sono molto comuni, altre sono un po’ eccentriche, ma tutte hanno un prezzo, e il prezzo non è irrisorio.
Chi è quell’uomo? Un angelo? Un demone? Un semplice conta-storie? Uno psicologo? Un uomo di buon cuore? Qualcuno crede sia un mostro, ma lui i mostri li nutre: dà loro quello che vogliono e chiede in cambio solo una “buona” azione.
Tutti desideriamo, finché siamo vivi. Dove non c’è desiderio, non c’è vita.
Fino a che punto siamo disposti ad arrivare per ottenere quello che desideriamo?
Esercizio di affabulazione aristotelica (c’è unità di luogo e di azione, ma non di tempo) modellato su un originale americano.
Bello, se vi piace il cinema di impianto teatrale.