La trama di A Good American
Un film di Friedrich Moser. Con William Binney, Thomas Drake, Edward Loomis, Jesselyn Radack, Diane Roark.
William Binney è un esperto di criptanalisi. È una mente assai brillante e a un certo punto progetta un sistema di tracciamento dei metadati dei telefonini che potrebbe essere in grado di collegare il traffico di due miliardi e mezzo di telefoni.
Lo scopo del sistema è far emergere da questa enorme massa di informazioni degli schemi, delle connessioni che possano far risalire gli investigatori ai nemici dell’America.
Il programma è davvero geniale e si chiama Thin Thread. C’è chi ritiene che sarebbe stato in grado di impedire gli attacchi dell’11 settembre 2001 alle Torri gemelle, come del resto parve dimostrare un esperimento condotto in seguito.
Solo che quel sistema di analisi dei metadati aveva un grosso difetto, agli occhi dei grossi calibri della NSA (National Security Agency): costava troppo poco.
Sicché, pur essendo ottimo, poche settimane prima dell’11 settembre il programma venne interrotto e fu deciso di sostituirlo con uno meno efficace ma molto più costoso.
Perché il punto, per la NSA, era non interrompere il fiume di denaro pubblico che la “guerra al terrorismo” assicura alla potentissima organizzazione spionistica.
La tesi è affascinante, ma forse non del tutto persuasiva.