La trama di L’altro volto della speranza
Un film di Aki Kaurismäki. Con Sherwan Haji, Sakari Kuosmanen, Ilkka Koivula, Janne Hyytiäinen, Nuppu Koivu.
Un commesso viaggiatore finlandese incontra un rifugiato siriano. I due, apparentemente così lontani, finiranno per darsi una mano, nonostante l’ostilità e il razzismo degli altri
Wilkström fa il rappresentante di camicie ed è stufo marcio della sua esistenza. Un giorno lascia moglie e lavoro e si mette in testa di cambiare vita con una vincita al poker.
Khaled dal canto suo è un rifugiato siriano che quasi per caso si è ritrovato su una una carboniera diretta a Helsinki.
I due si incontrano e si gettano nella pazza avventura di gestire un ristorante.
Un altro film di Kaurismaki sul mondo di chi viene emarginato e di chi si auto-emargina dalla vita, ma senza troppa malinconia, anzi.
Si parla anche di immigrazione, di razzismo, di tolleranza e di intolleranza. Ma con un tocco di umorismo surreale che rende tutto più leggero e divertente.
Proprio quell’umorismo che, se avesse una parte maggiore nella nostra esistenza, ci farebbe tirare avanti tutti quanti un po’ meglio.